Testi critici

Auguri Natale 2023 – Nuovo Anno 2024

1         Da qui si doveva cominciare: il cielo.
28       Mangio cielo, evacuo cielo. 
           Sono una trappola in trappola, 
           un abitante abitato, 
           un abbraccio abbracciato, 
32       una domanda in risposta ad una domanda. 
40       Miei segni particolari: 
           incanto e disperazione. 

(da Il cielo di Wisława Szymborska)

Forse da qui dobbiamo riniziare: dal cielo, al punto che ne diventiamo costituiti fin dalla più eterna essenza. Tornare ad essere un abitante che abita e si prende cura dei luoghi, un abbraccio che stringe a sé le cose care e gli esseri sconosciuti, una domanda per non trovare mai risposte ma solo altre domande che scrutano il consueto, l’impareggiabile, il non previsto, il giorno da assaporare ogni giorno. L’incanto e la disperazione: fermi, gli uni di fronte agli altri, con il solo intento di cantare della vita, dell’amore, dell’arte, della bellezza, del dialogo, del confronto, della conoscenza, della ricerca, dell’ansia irrefrenabile, della fame insaziabile che sempre ci spinge. 

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