Testi critici

Crontab

“Questo è il tempo. Familiare e intimo. La sua rapina ci porta. Il precipitare di secondi, ore, anni ci lancia verso la vita, poi ci trascina verso il niente… Lo abitiamo come i pesci l’acqua. Il nostro essere è essere nel tempo. La sua nenia ci nutre, ci apre il mondo, ci turba, ci spaventa, ci culla. L’universo dipana il suo divenire trascinato dal tempo, secondo l’ordine del tempo.” (Carlo Rovelli, L’ordine del tempo)

Non c’è un solo tempo, ce ne sono tantissimi, uno per ogni punto dello spazio – così afferma Carlo Rovelli. Miriadi di istanti di realtĂ , sottilmente discrete e non continue, che coincidono con le prospettive particolari dall’angolo di mondo a cui apparteniamo. E il mondo a cui apparteniamo non è costituito da “cose”, ma di eventi, accadimenti, processi, di qualcosa che succede e che non dura ma è in continua trasformazione. 

Il tempo di Daniela Carreras mentre, con la veste della memoria, con gesti lenti e ineluttabili, scandisce attimi di presente, è il tempo della sua esistenza, è il tempo del suo spazio interiore, di ricordi del passato e anticipazioni del futuro. E’ un tempo intimo che ogni giorno lei dona a se stessa e che per uno strano e imperscrutabile miracolo di volontĂ  e decisione dona agli esseri intorno. E’ il tempo di crescita, di crescita dei suoi capelli, è il tempo di ogni mattina, scandito da lancette, della cura e dei rituali che determinano lo spazio-tempo. E’ il tempo dell’accarezzare e del sorridere mentre osserva i centimetri corrispondenti a mesi, ad anni. E’ il tempo del lavoro e della creazione mentre con le dita affusolate definisce la sua visione e il suo essere nella societĂ . 

E’ il tempo dei ritmi e delle scansioni di andanti, veloci e lenti che costruisce il fluire in un anelito di atemporalitĂ : allora il senso di un suono è dato dai suoni precedenti e da quelli successivi e il senso della musica di Luca Pagliani è solo nel tempo, un tempo interamente nel presente, nella mente come memoria e anticipazione

Il tempo di Daniela è anche il tempo sospeso e congelato di Barbara Lalle e Marco Marassi: è il tempo del fermare il tempo con uno scatto di fotografia, coincidente con uno stato macroscopico che ignora i dettagli, una sfocatura che determina una variabile particolare. E nel fissare quel tempo deciso, l’immagine di Barbara è stata ma non è piĂą ora, è presente nell’immagine che nel presente relativo osserviamo. 

Il nostro tempo. Il tempo di noi, che saremo nello spazio della Tevere Art Gallery e in quel tempo del 9 novembre 2019 alle ore 20.30, è la sfocatura di quell’attimo vissuto, nel quale dal nostro angolo prospettico abitiamo lo scandire e il trascorrere del tempo, in uno spazio aperto alla storia e alle infinite combinazioni di punti di vista. E allora il nostro tempo diverrĂ  il tempo dell’osservazione, ma sarĂ  anche il tempo successivo dell’interazione e della generazione di nuovi istanti catturati. Di pura bellezza, di pura disperazione, di pura felicitĂ . 

Crontab
di Barbara Lalle e Marco Marassi
Installazione fotografica partecipativa performativa di Barbara Lalle e Marco Marassi
Con Daniela Carreras
Musica di Luca Pagliani
Graphic design by Jerusa Carneiro

Tempo im[perfetto]
Tevere Art Gallery
9 / 13 novembre 2019

9 novembre 2019 ore 20.30 | Tevere Art Gallery – Roma
Tevere Art Gallery
Via di Santa Passera, 25 – Roma

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