Testi critici

Gli abiti del male

“Non sono mai le virtĂą ma i vizi a dirci quel che di volta in volta è l’uomo” scrive il filosofo Umberto Galimberti nel suo libro I vizi capitali e i nuovi vizi. Aristotele definisce i vizi capitali abiti del male che l’educazione sconsigliava di “indossare”, indirizzando, invece, gli individui verso le virtĂą, gli abiti del bene: essi derivano da azioni che, iterate, formano in ogni soggetto una seconda natura che inclina in una determinata direzione.

Durante il Medioevo i vizi sono considerati come opposizione della volontĂ  dell’uomo alla volontĂ  divina: Tommaso d’Aquino, nel Summa Theologiae, elenca i sette vizi nella successione che ancora oggi conosciamo, Ira, Accidia, Invidia, Superbia, Avarizia, Gola, Lussuria.Nell’EtĂ  dei Lumi i vizi, come le virtĂą, concorrono allo sviluppo sociale ed economico degli individui: non piĂą deviazioni morali ma espressione di specifiche tipologie umane. Alla fine del 1700 Kant li definisce come malattie dello spirito sostituendo così la sfera morale con quella patologica. Così, partendo da questa nuova visione, Galimberti individua dei nuovi vizi, non piĂą individuali come quelli capitali, ma che riguardano l’intera societĂ : Consumismo, Conformismo, Spudoratezza, Sessomania, Sociopatia, Diniego, Vuoto. Essi non hanno storia: sono inediti, frutto delle mutate condizioni economiche, non piĂą privati ma tendenze collettive che portano al dissolvimento della personalitĂ  e al crollo delle barriere tra interioritĂ  ed esterioritĂ . Sono lo specchio delle contraddizioni e del procedere dell’uomo che scambia rapidamente quelli che sono i disastrosi inconvenienti della societĂ  contemporanea per valori della modernitĂ . 

Con Gli abiti del male saranno dunque i vizi, antichi e nuovi, a sfilare per le strade di Roma: renderli visibili nella nostra cittĂ  vuol dire riconoscerli nei nostri cuori e scandagliare l’agire umano nelle sue derive negative. Il corteo sarĂ  un invito all’analisi e alla riflessione, a guardarsi dentro,  scorgere le proprie ombre ed affrontarle senza timori: un’esortazione a non subire passivamente quello accade ad ognuno di noi nella vita quotidiana e che spesso si trasforma in profondo turbamento interiore. Il nero intenso e il lugubre tormento delle visioni di Dorè diventano espressione del sentimento opposto: la certezza che un’ideale di vita piĂą alta e positiva è perseguibile ed attuabile e che nel complesso sistema di relazioni possano nascere e svilupparsi virtĂą collettive. Al pubblico, intercettato durante la sfilata, verrĂ  rivolto un gestuale invito a seguire la processione e a guardare i performer e se stessi all’interno di uno specchio, perchè, come diceva Seneca, “Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt – Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro”. I performer consegneranno, inoltre, delle domande, degli interrogativi scritti per l’occasione da 3 scrittori: Arturo Belluardo, Clara Cerri, Emma Saponaro.

Gli abiti del male Ă¨ una performance di strada, itinerante, ispirata alle oscuritĂ  delle incisioni dell’Inferno di Gustave Dorè: una nuova sfida di arte partecipata, ideata dall’artista romana Barbara Lalle, che coinvolge 40 performer â€“ artisti, medici, cantanti lirici, studenti, professori in pensione, scrittori e la curatrice stessa –che attraverseranno luttuosamente le vie del centro storico di Roma.

Rome Art Week 2018
Gli abiti del male
Performance di Barbara Lalle
A cura di Roberta Melasecca 

Sabato 27 Ottobre 2018 ore 18.00

Organizzazione e promozione: Interno 14 next
Testi: Arturo Belluardo, Clara Cerri, Emma Saponaro
Trucchi: Serena Galluzzi
Costumi: Ombretta Luciani, assistente ai costumi Priscilla Percuoco
Progetto grafico: Alessandro Arrigo
Performer: Barbara Lalle, Rocco Agostini, Francesca Alesse, Alessandro Arrigo, Fabio Asaro, Arturo Belluardo, James Cameron, Patrizia Carbonara, Antonia Castellani, Clara Cerri, Carlotta Di Felice, Enzo Di Falco Mustazzella, Carmine Frigioni, Matteo Gregori, Incalza, Emanuela Lalle, Cinzia Lamparelli, Lino Loddi, Angela Mancini, Loredana Margheriti, Francesca Margognoni, Eugenio Marini, Maria Marino, Massimo Marseglia, Flavio Massimi, Roberta Melasecca, Raffaella Murgo, Francesca Nesteri, Martino Pirella, Elisabetta Rampazzo, Guido Romano, Emma Saponaro, Clelia Sepe, Vanessa Teresa Topazio, Laura Trinci, Valentina Vinotti, Antonio Virzi, Valeria Vivarelli, Adriano Zaccagnini, Francesco Zinno.

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