Testi critici

Nel mezzo

Nel Mezzo. Essere nella terra di mezzo, in quel momento dell’esistenza che sancisce l’appartenenza ad una stagione intermedia. Guardare passato e futuro nel medesimo modo, annullando ogni elemento temporale. Nella terra di mezzo rimane l’immanenza della vita, sulla quale scorre il velo leggero che congela ferite e lacerti. Nel mezzo la coscienza vibra sulla superficie senza peso e può immergersi nelle profondità recondite dell’anima.

Alessandra Di Francesco si muove aleggiando in volo di danza nel mezzo della sua vita di donna e di artista. Connettere e svelare, proteggere e riparare: Alessandra di volta in volta ricama sulla tela codici, fili, reti, trame che fondono tradizione decorativa e ricerca scientifica, sapere teorico e sapienza tecnica.

GiĂ  dalla mostra Imbastire legami crea trame segui il filo del 2001, presentata alla Galleria Maniero di Roma, opera attraverso i metodi utilizzati nel restauro pittorico: reintegra lacune. E lo fa attraverso differenti linguaggi, ramificazioni cromatiche, filamenti neuronali o piĂą semplicemente intrecci vegetali e orditi floreali. La sua non è mera operazione filologica: è intercettare il preciso attimo in cui la vita si squarcia e immergersi violentemente nella ferita. E poi ricucire da dentro, tessendo carne viva a brandelli con legamenti di fiori sbocciati. In Stars del 2007 agli Horti Lamiani (Roma) riporta in superficie il punto di rottura e delinea immagini di personaggi famosi, stelle del cinema e della musica, immettendoli in un contesto di patinato anonimato. Così trasposti in un ambiente pittorico divergente, perdono il loro essere figure iconiche: fantasmi di se stessi che nessuno riconosce se non per le connessioni celebrali che si attivano automaticamente. Nel 2010 In-vestiti, sempre alla Galleria Maniero, compie un ulteriore pas de bourrèe nei ritratti dominati dal non finito: figure che sembrano nascere dai pattern delle decorazioni damascate per assumere i contorni dei percorsi della mente. Nel 2013 ne Il fior fiore alla 3B Gallery di Romaimbriglia le pose delle sue ombre in griglie di fiori e frutti e in sguardi di delicato e passato tremore. Fino ad arrivare ai meccanismi di Stich and percie nel 2016 alla Galleria Sinopia di Roma, dove l’artista asporta con certosina dovizia parti ammalorate dell’anima e le reintegra con diversi e immaginifici lacerti, inizio di mutati metodi di conoscenza.

Peregrinando tra superficie e profonditĂ , con i soli strumenti di chi sperimenta morte e resurrezione, Alessandra arriva nel mezzo, domandandosi se davvero può esistere qualcosa o qualcuno che riesca a riconnettere tali realtĂ , ora fossilizzate tra la negazione e l’annullamento della sofferenza e la corsa alla perfezione di ogni umano agire. Di fronte alla lenta pietrificazione del mondo, piĂą o meno avanzata a seconda delle persone e dei luoghi1 opera anche lei, come Italo Calvino, una sottrazione di peso.

Come minuscoli pulviscoli, le figure di Alessandra si librano nell’aria, affrancate dalla pesantezza di quelle reti che le agganciavano inesorabilmente alla terra. In battiti d’ali non si dissolvono nel sogno e nell’irrazionale ma acquistano nuovo corpo e ignota vita. I contorni, che prima profumavano di ferite sanate, diventano linee impercettibili, fondendosi con il delirio primaverile di fiori volteggianti, anch’essi di irriconoscibili fattezze; sulla superficie della tela le profondità dei pensieri si materializzano ora in onde vibranti e fuggenti, ora in scarti di colore nascosto.

Nel mezzo anche Alessandra ricerca una reazione al peso del vivere2ma lo fa con la leggerezza della consapevolezza. Che nulla va mai dimenticato, che tutto non può essere guarito. Annega così ogni elemento in un campo magnetico dove non sono piĂą necessarie formule per decodificare attimi e memorie. Osserva la magnificenza e la fragilitĂ  di ogni sospiro e le tramuta in coltri trasparenti. Non piĂą solitarie in azioni isolate ma reagenti e interagenti.

Stare ora nel contingente e nel metafisico. Leggerezza di essere nel mezzo.

Italo Calvino, “Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio” 
Italo Calvino, “Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio”

Alessandra Di Francesco
Nel Mezzo

A cura di Roberta Melasecca

Dal 21 marzo al 14 aprile 2018
Interno 14 | Roma
Via Carlo Alberto 63 – Roma

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