Testi critici

Traces

Il lavoro di Francesca Genna è una meticolosa indagine sul segno e sulla memoria. Ogni opera è il risultato di un processo complesso, articolato e rigoroso che prende vita con la scoperta e la riscoperta di oggetti dimenticati dal tempo, relitti, scartati, accantonati perchè non più produttivi. Francesca li raccoglie e ne assapora il profumo della vita trascorsa: memorie in impercettibili segni.

Le immagini impresse diventano racconto di luoghi e spazi: incastrate nel corpo che le contiene, assumono forme informi nelle quali ognuno può riconoscere frammenti di passato, presente. Objets trouvès, pezzi di legno lavorati dal mare, scarti di segheria, lastre di alluminio non più utilizzate dalle tipografie o dai laboratori di fotolito diventano le matrici con le quali vengono realizzate le incisioni, sperimentando cromatismi diversi e diversi sapori atmosferici.

Tecnica e medium sono fondamentali per Francesca: ricerca continuamente tecniche alternative per le incisioni, le stampe calcografiche e xilografiche, utilizzando sostanze di ultima generazione, come fotopolimeri, lastre solari che si impressionano alla luce del sole e si sviluppano con acqua. E da anni lavora con materiali comunemente detti “non-toxic”: l’incisione sostenibile non è una semplice “pratica verde”, ma un tentativo di esperienza culturale, intesa in senso ambientale, economico, tecnologico, capace di innescare innovative strategie creative.

Il lavoro di Francesca denota così una tensione continua ad una sintesi organica tra spazio, tempo ed azione: l’obiettivo non è l’opera finita ma il processo innescato dall’esperienza e dalla autoconsapevolezza.

Traces: tracce, segni lasciati nel terreno, impronte, orme, documenti, testimonianze, disegni preparatori, strutture, serie di appunti, settori magnetici su cui sono registrati suoni.

Traces di Francesca Genna
a cura di Roberta Melasecca

Dal 15 al 24 settembre 2016
Interno 14 – Via Carlo Alberto 63 Roma

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